Non è stata ancora regolamentato, ovvero non viene menzionato l’uso ricreativo, che invece è proibito dalle note e precedenti leggi in materia sanitaria.

Non possiamo dire che l'abbiamo fumata, ma ci piace.

Possono essere coltivati 56 tipi di semenza tutti riconosciuti dalla UE con genetiche per avere un infiorescenza non superiore allo 0,2% di thc.

Il THC rimane nel nostro organismo per circa 30 giorni, una presenza quasi nulla. Per cui due soggetti che hanno fumato, uno il CBD la sera prima e l‘altro il THC un mese prima, potrebbero avere la stessa quantità di THC nel sangue... anche se le variabili sono infinite.

Non c'è una legge, per cui potresti passare dal sequestro dell'infiorescenza per farla analizzare, probabile denuncia di possesso di stupefacenti e successivamente delle scuse quando ritirano i risultati...oppure si mettono a ridere e vai tranquillo.

I semi sono riconosciuti in tutta Europa, ma dipende da chi incontri.

La CBD allevia l'ansia, riduce i livelli di zucchero nel sangue, inibisce la crescita delle cellule tumorali, non è psico-attiva, riduce il dolore cronico e l'infiammazione.

Alcuni sono prodotti outdoor, solo che la resa ottimale sarebbe indoor. Ma a tutt'oggi non c'è una legge che autorizza la produzione “al chiuso".

Sicuramente femmina, i “maschi” o gli “ibridi” hanno presenza di semi, e non è una categoria di prodotto con uno standard qualitativo troppo basso per la nostra politica di produzione e distribuzione.

Purtroppo la legge 242/16 autorizza la filiera agricola, per cui aziende...non i singoli cittadini